Descrizione
Con il prossimo anno scolastico sono state introdotte, per il pagamento della mensa scolastica le fasce ISEE per il calcolo dell’importo del buono pasto come di seguito dettagliato:
- Da € 0.00 a € 5.000,00 = € 0
- Da € 5.000,01 a € 8.000,00 = € 1.50
- Da € 8.000,01 a € 10.000,00 = € 2.00
- Da € 10.000,01 a € 12.000,00 = € 2.50
- Da € 12.000,01 a € 15.000,00 = € 3.00
- Da € 15.000,01 a € 18.000,00 = € 3.50
- Da € 18.000,01 a € 20.000,00 = € 4.00
- Da € 20.000,01 a € 25.000,00 = € 4.50
- Da € 25.000,01 = € 5.00
Le motivazioni che ci hanno portato a fare questa scelta sono state diverse e ve le elenchiamo brevemente.
Doverosa premessa
Il servizio di refezione scolastica è un servizio a domanda individuale, cioè rientra tra quelle attività gestite dall’Ente per le quali non esiste un obbligo istituzionale e che non possono essere erogate a titolo gratuito. Infatti, l’articolo 3 del D.L. n. 786 del 1981, stabilisce che per tali servizi gli enti locali sono tenuti a richiedere la contribuzione degli utenti, anche a carattere non generalizzato. I contributi possono essere diversificati in base alle condizioni economiche degli utenti, individuando le relative fasce reddituali e, conseguentemente, modulare le tariffe anche al fine di definire condizioni agevolate di accesso al servizio. A oggi l'unico mezzo riconosciuto dalla legge e a disposizione degli enti locali per il calcolo è il modello ISEE.
Motivazioni
Siamo ben consapevoli che le Amministrazioni che ci hanno preceduto hanno operato diversamente, non tenendo in considerazione fasce differenti per la contribuzione. Al nostro insediamento, a seguito dell’eliminazione dei buoni pasto cartacei (a.s. 2020/2021) abbiamo riscontrato un ammanco medio di circa 10.000 euro per anno scolastico. Cosa significa? Che non sono stati pagati per 3 anni consecutivi pasti per un totale di circa 30.000. Per rendere meglio l’idea si tratta di circa 11.000 pasti non pagati. Una cifra enorme e che potrebbe esporre il Comune di Turano a procedimenti da parte della Corte dei Conti.
Inoltre, nel 2022 è stato portato in gara l’appalto per l’affidamento quadriennale del servizio di refezione scolastica. La ditta Volpi si è aggiudicata l’appalto anche sulla base dell’implementazione di alcune migliorie, come per esempio il servizio informatizzato della gestione dei pagamenti che sicuramente avrebbe aiutato a mantenere sotto controllo le entrate.
Il servizio partirà con questo nuovo anno scolastico e oltre a rendere i genitori indipendenti con la gestione dei pasti, aiuterà a monitorare i pagamenti e a intervenire per tempo a sostegno delle famiglie in caso di necessità.
Sempre nell’appalto sopra menzionato, la ditta Volpi avrebbe dovuto fornire 14 pasti gratuiti al giorno, pasti che in realtà non sono mai stati richiesti, quindi mai consegnati e che avrebbero potuto essere utilizzati per le famiglie più in difficoltà, probabilmente evitando o tamponando il danno causato dai mancati pagamenti. Grazie alle pressioni della Giunta Comunale siamo riusciti a farci scontare in fattura circa 8.000 euro.
Ricordiamo che gli ammanchi causati dai non pagamenti si riversano indirettamente su tutta la comunità e si possono tradurre in tagli sui servizi o sulla manutenzione del territorio. Questo non è sicuramente il nostro obiettivo! Crediamo che ognuno abbia il dovere di fare la propria parte. I servizi ai nostri concittadini devono essere garantiti, implementati e funzionanti al 100%.
I servizi però per legge devono essere compartecipati e la compartecipazione deve seguire il criterio di progressività come prescrive la Costituzione Italiana. Una famiglia con un ISEE di 5.000 euro non può permettersi di compartecipare come una famiglia che possiede un ISEE di 25.000 euro. Crediamo che nessuno debba essere lasciato indietro ma allo stesso tempo sosteniamo altresì che sia necessario trovare un equilibrio tra i vincoli legislativi, gli equilibri di bilancio e le necessità dei nostri concittadini.
Le famiglie che si sono trovate fino a oggi in difficoltà sono sempre state sostenute, ma la volontà è quella di renderle indipendenti dalle casse comunali e di sostenerle in determinati momenti di difficoltà nei quali tutti possiamo incorrere.
Ricordiamo che l’impegno di spesa complessivo del servizio di refezione scolastica si aggira intorno ai 100.000 euro annui e che il comune vi compartecipa per circa il 40%. Sottolineiamo inoltre che le tariffe così come rimodulate, rimangono tra le più eque del territorio lodigiano.
Infine quest’anno verrà ripristinata la commissione mensa, assente da ormai troppi anni. Perché se è vero che un servizio va pagato è anche vero che si debba pretendere, anche attraverso la vigilanza dei genitori, che gli accordi contrattualmente stabiliti vengano rispettati.
In sintesi è bene sottolineare che: l'implementazione dell'App ha lo scopo di monitorare al meglio la situazione dei pagamenti mentre la rimodulazione delle tariffe, oltre al rispetto della legge, serve per stabilire l'equità sociale.
La Giunta Comunale
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Ultimo aggiornamento: 7 settembre 2024, 10:57